mercoledì 17 novembre 2010

Oltre... ancora oltre






dice il Pensiero :
Non posso continuare a pensare cose piccole,
io, che sono nato per pensare il Mondo!







Ho bisogno di te

Quando plano
oltre il limite delle mie necessità
in un’esistenza di me che vuol essere esplorata

il cercarmi
integra e gioiosa
in pazze espansioni
diventate magia
al tocco della Coscienza.

Bellezza intelligenza
dolcezza e tenerezza.

Dirmi
quando l’Altro finalmente
fa da specchio a ciò che sono:

“ Ho bisogno di te, donna,
che mi vedi
per il Cristo che sono”.



*** ***




Hanno bisogno


Aver visto nell’estasi
l’umanità dei bisogni
vissuti, gioiti, redenti.

Vivere per essere Voce
che grida, ridendo
la libertà.

Tutto ho voluto
perseguito per me stessa.
Il limite diventa
ciò che dà la spinta al proseguire.

Un me stessa dilatato
all’Universo.

Hanno bisogno
implorano
che qualcuno alzi il velo.

Hanno bisogno di questo Cristo
che abdica il suo mito dicendo:
” Non cercate me e siete, me “

Non cercate, esistete.


*** ***

Atto di abbandono

Alle sinfonie ampie e profonde
che intonano le galassie.

Al Grande Orecchio del Cuore
che ascolta oltre
il rumore della Terra.

All’acqua cristallina
che la neve libera
all’incanto del sole.

Al cuore del mio uomo
che m’incanta di sussurri
mentre scava la mia anima.

Al pensiero della morte
che mi assale nella notte
e mi lascia sola.

Alla vita.


*** ***



Creare me stessa

Come rompere l’ultimo velo
tra me e l’eterno?
Ormai lo so
m’appare ad ogni passo
nell’incanto del presente.

Ancora qualcosa…
ancora un buio trasparente
forse, ancora, l’abitudine del dubbio
l’abitudine del buio.

Essere già nell’immenso
essere già di altro…
altro mondo
altro amore, altro di me.
Aver varcato la soglia.

Bastava sapere di essere i creatori
del bacio, della carezza
dello sguardo d’amore.

Ma perché, perché
questo necessario cercare l’eterno?
Perché.

E’ l’unico senso che posso darmi
sapere, sentire che io mi sto dando
vita e spazio e tempo.

Non posso più riconoscermi in qualcosa
che è di altri
fosse anche di Dio.


*** ***

Non so

A chi
permetto
di negarmi l’anima.

Tra te e me, mondo dell’illusione
costruito su parole inesistenti.

Anch’io tutti i giorni
sto
ansimo
e mi dibatto
in un reale separato dalla sua Sorgente.

Così mi scordo l’Eterno
entro nella Paura
e la scambio per vita.

Così navigo
giorni, esistenze
tra le nebbie di questo mondo
di cose finte,
che ci sembra vero
ma che c’illude
e imprigiona.

Finché
a momenti
basta una voce
una poesia

un attimo
in cui riesco, ancora non so come,
ad infilarmi in quel cono
di luce
che sempre è puntato
diritto alla mia Stella

e mi conosco.


2 marzo 2005 (alla morte di Mario Luzi)

*** ***


L’ Uomo 2 aprile 2005

Quasi ci si scorda
che egli, per molti,
incarna il Cristo.
Ciò che attira
è la sua umanità.

Non è più rilevante
distinguere i confini
se egli è solo
la carne
che rende visibile
Chi lo abita.

Anzi
è sicuramente e solamente
quest’uomo.

Se n’è andato
ma noi non siamo soli,
adesso bisogna scegliere
di ascoltare solo il cuore.

Adesso
è come in quel giorno
quando anche l’ultimo testimone dell’Egitto
morì

noi…
siamo i nati del deserto.



(Alla morte di Giovanni Paolo II)

*** ***



Venezia

Piangi

e il tuo lacrimare
giunge alle mie vene con lo sciabordio
dell’acqua verde
ai piedi dei palazzi.

Tu, hai sempre versato
amare lacrime
quanto penare
quanto morire
a te stessa
in quelle fredde umide stanze
fatte di specchi
trine
luci illusorie.

Quante catene in quest’isola del mondo
ricca degli scenari dei potenti

Quanto amore
quanta dedizione
quanta fede nella vita.

Venezia è una donna
la donna sempre in bilico tra
le acque profonde
della sua vitale Consistenza
e il riverbero del sole che crea l’incanto
su questo solare sogno della Terra.


*** ***


Ancora vita

Ritorna
l’antico alimento
mai perduto

sempre
reso presente
da un passato
che è già futuro.

Acque dolci
profonde e rassicuranti:
le gocce di rugiada
che la mia Anima dischiude
davanti alla Presenza.

Era in me
questa Luce trepida e regale
sa di Madre
sa di Padre
di uomo e di donna.

Sa di brezza
che s’insinua ad accarezzare
ciò che restava ancora sopito

e la Vita continua
a riempirmi di Luce.


*** ***



Prendimi L’Anima

L’Anima ha un solo compagno
Se Stessa.

Tutti specchi
coloro che mi stanno accanto

riflessi di me
creati
per dire a me stessa Chi Sono.

Amori, cui appartengo
per il tempo che serve ad esplicitare
un’Altra Parte di me
e riempirla di colore suoni danze
sorrisi e armonie.

Gli amori della mia vita
sono Un Solo Amore

attraversati come
brughiere sconfinate
distese colline verdi
viali autunnali
acquitrini
e orbite di stelle.

Tutto per aprirmi l’Anima
e sapere che a me appartengo

e quando, finalmente,
Sono
in questa dimora
dire col cuore dell’Anima del Mondo,
sola passione della mia vita:

“Prendimi l’anima
e ogni istante sia Uno col Tutto".

*** ***

Ti ho dato così poco

Amo le cose belle
amo la poesia

Voglio vivere come poesia
essere fare regalare poesia.

So che il mio essere poesia
tocca il cuore di chi incontro
crea il punto in cui
la Luce apre il varco
penetra e si fa Risveglio.

Innanzitutto a me stessa
lo regalo questo tocco
facendomi poesia per me.

Plasmo il corpo
il respiro, il pensiero
divento
Poesia-emozione
che raggiunge, tocca
e scioglie il grande Inganno
ogni giudizio su di me
diventa Nome amato, abbracciato.

E lascio che
tutti i beni già presenti
riversino al mio essere
tutta l’essenza e l’estasi.


*** ***


Madre

Dio
è la creazione dell’altro
non la mia.




*** ***



Conoscere

Ogni particella di universo
è spaventata
nel buttarsi dentro me
mentre ne è irresistibilmente attratta.

La paura è l’attimo prima
d’abbandonarsi all’attrazione

ma non resta altro che attraversarmi
per sapere cos’è il mondo
che ho creato.

Particella
veicolo in cui mi sono creata
per attraversarmi
e darmi il nome che già sono

e ora vado a conoscere.


*** ***


quasars

Fuori dal bisogno di attrarre nella mia coscienza Dio.

Il silenzio consuma anche l’ultima parola
l’estremo ancoraggio.

Chiamarlo Dio è utile per fare un miglio tra noi
ma l’ultima illusione si solleva
e tu m’ appari,
dal vuoto e dal silenzio,
come colui che vuole semplicemente esistere
in ciò che ogni istante E’

e mi ri-conosco.


*** ***




Desidero darmi di più

Con te oltre te
con me oltre me
è la Sorgente.

Senza sentiero
senza tratturo
perse le tracce
esaurite le orme
di chiunque.

Qui
e oltre qui, si apre la fantasia
il gioco.

Qui
e oltre qui, è la realtà
che nulla è.
Vetta, abisso
piccola radura o davanti al sole
ogni luogo è delizia

Silenzio e Presenza.

Un rivolo
ridente e cristallino
intesse giochi di luce.


*** ***


Momenti di depressione

Ho svuotato delle stanze dentro me
ora me ne rendo conto
e il vento nuovo e leggero ora vi abita
insieme ad una grande Luce.



Ogni evento della vita di Cristo è metafora
di un passaggio della nostra anima

poi oltre…oltre qualsiasi mito.



*** ***


Decisione

Decisione è stare nell’altro

perché l’altro sono io.



*** ***


Chiarore 2


Dal vuoto e dal silenzio si aprono scenari
di presenze e di respiri prima sconosciuti.

Il vuoto, l’assenza, l’attesa
abitate
conquiste dell’anima
inoltratasi nelle sue grandi e temute solitudini.

Chiamati per Nome
ora
i grandi spazi
in cui ho deciso di abitare.

Bastava lasciarsi andare
portata,
tra le stelle dell’anima,
su mille tracciati di luce
fatti poesia, musica e sogno.

Incantata dal giocare con le stelle.


*** ***

Sei venuto come amico

Le stelle sono i nostri pensieri
i pensieri sono l’angelo e la potenza che siamo.

Questo sei venuto a dirci Tu e non solo Tu
mille Coscienze costrette al silenzio e all’oblio dei secoli
ora Luce, ora Parola.

Parole nascoste
parti di noi, affidate all’abisso,
ora Coscienza.

Luce occultata, rapita
sempre palpitante
nell’abisso di ogni cuore

ora Voce.











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